giovedì, novembre 30, 2006
lunedì, novembre 27, 2006
m FUKSAS d

Io ci andrò se volete venire con me, fatemi sapere quando vi torna comodo andarci!!!
MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 2 - Roma
giovedì, novembre 23, 2006
BMW Hydrogen 7
"BERLINO - L'auto all'idrogeno e' una realta' che puo' usufruire di una normale stazione di servizio per riempire il proprio serbatoio. Lo ha dimostrato oggi la Bmw che a Berlino, con una Hydrogen 7, ha mostrato per la prima volta, in un collegamento televisivo via satellite nella manifestazione H2Roma, come si potrebbero rifornire in futuro le vetture con questo tipo di alimentazione.
La dimostrazione e' avvenuta nell'ambito della presentazione internazionale della nuova vettura alla stampa specializzata. La nuova Hydrogen 7 sara' infatti prodotta a partire da fine anno nello stabilimento tedesco di Dingolfing e messa su strada nella prossima primavera utilizzando cento 'vip' che la testeranno in tutto il mondo. La berlina Bmw serie 7 a idrogeno, monta un 12 cilindri a 260 Cv con un'accelerazione da o a 100 km/h in 9,5 secondi. La velocita' massima e' limitata elettronicamente a 230 km/h.
''Il motore a combustione a idrogeno - hanno spiegato i tecnici della casa tedesca - e' stato sviluppato a partire dal motore a benzina montato sulla Bmw 760i che vanta raffinatezze tecnologiche avanzatissime e molto sofisticate, ad esempio come il sistema di fasatura variabile valvetronic per la gestione delle valvole, e il variatore di fase doppio Vanos per il controllo dell'albero a canne. La tecnologia chiave e' nelle valvole di iniezione necessarie per erogare la giusta miscela di combustibile/aria, immettendo nell'aria aspirata esattamente la quantita' di idrogeno necessaria, il tutto in frazioni di secondo''.
Fonte: Ansa
http://www.ansa.it/bmw/index.html
mercoledì, novembre 22, 2006
TIBET I'M COMING!!!
Bravo!
Bravi!
Bene!
Cominciate...io leggerò. E basta.
Fondamentalmente perchè in qesto momento, nonostatnte io abbia 1000 piccole idee che mi frullano in mente, non riesco a fermarmi su una. Forse perchè, quando mi soffermo a pensarci su + seriamente, magari fingo d gettare una minima parvenza di fondamenta, mi accorgo che mi manca proprio la terra sotto i piedi.
Qualsiasi cosa io scelga il problema fondamentale è: non ho un metodo per affrontarlo!
(dopo 4 anni di ISIA... vi rendete conto?!)
Mi ritrovo a non avere basi solide su cui appoggiarmi dunque, che sia una tesi su mongacci, su aree termali, su ristoranti policurturali, cucine industriali, seggioloni per bambini, vibratori, braccialetti anti-evasione, pinne, fucili, okkiali o palle da golf.... non so come cominciare!
Partire dallo zero assoluto, da un enorme buco nero che risucchia sul nascere tutte le idee, mi deprime.
Ecco, per questo propongo di organizzare un bel viaggio in Tibet.
Ci troveremo delle belle grotte sol cocuzzolo di una montagna in cui fare gli eremiti per almeno un anno d fila. Vivremo di acqua piovana e merda di pipistrello...nonchè di pipistrelli stessi.
Eeeeh? Che ve ne pare?
Altro che isola dei famosi...
Profondamente confusa, vostra
Patri

martedì, novembre 21, 2006
Muffa
devo dedurre che i vostri impegni quotidiani siano eccessivamente gravosi, perché da quasi un mese nessuno scrive più neanche due righe, tanto che il blog comincia ad ammuffire e forse nella tristezza della solitudine un giorno cesserà di esistere..
Non vi va di raccontare cosa state facendo? Come vanno le vostre revisioni, dubbi, incertezze, progetti, cazzate...?
Tesi S.O.S.
È finita la vacanza post-esami? Mi sono detto “ecco, dopo la riunione isiota e dopo gli esami finiti, tutti si sono guardati bene di non aver niente a che fare con qualcosa di isiotico, compreso il blog...”. Volevano disintossicarsi. Certo, non è che il sottoscritto abbia fatto di meglio, dal 2 novembre neanche io ho postato. Ma adesso mi interessa qualcosa da voi.
E se scriviamo qual’è il nostro argomento tesi sul blog? Non è che io abbia molto chiaro il tema di ognuno. Ma ne possiamo discutere, scambiarci delle idee. Se magari io trovo un link che può servire a qualcun’altro della classe, glielo passo. La discussione fa crescere un progetto, sempre... e questo sento che manca sopratutto a me. Quindi vi propongo di parlare un po’ delle nostre tesi nei prossimi post, e se qualcuno di voi si sente libero di farlo, ci parli della propria ed esponga i suoi dubbi/richieste/idee, ecc. Io cercherò di farlo, ho bisogno un po’di capire come viene percepito il mio tema dall’esterno (a volte le pippe mentali sui discorsi cari a se stessi finiscono per deformare le cose e finisce che ti inganni su quello che fai...).
Il mio tema (fino a prova contraria) è la progettazione di questo laboratorio “ibrido” che funzionerà da queste parti (Quito). Artigianato/industria, il sapere(designer) e il fare(artigiano) insieme. Mi sto orientando ultimamente a recuperare una certa visione delle cose e del mondo dei latinoamericani (il sincretismo religioso, i miti, la mentalità, ecc....), in modo di trovare una ampia fonte di idee. Per che cosa? Per sviluppare una nuova tipologia di oggetti ispirati a questa visione. Gli oggetti devono prodursi nelle modalità prestabilite dal laboratorio. Questa categoria di oggetti scivola sul mondo dei pet-object, sfiorando il quello dei “designer toys” (per farvi un’idea di questo mondo, guardatevi: VinylPulse – StrangeCo - TheLazyDog - knockman - myPlasticHeart - Yoshii's blog ...)
Che intendete voi per pet-object? Che cosa vi viene in mente? e secondo voi a che cosa serve? (se serve). E da un’altra parte, mettiamo che io vi offro una sorta di giocattolo “latinoamericano” (magari per le caratteristiche, per la lavorazione, per il materiale o per altre cose)... come lo vedete? Che si configura automaticamente nella vostra mente se vi dico: pet.object-designed&produced-in-Ecuador?. Ricordatevi che non dovrebbe essere niente di banale e che dovrebbe portare con se tutte le pippe sulla sostenibilità, ecc.
So di non essere stato esauriente nella spiegazione del mio tema di tesi e che questo complica un po’ un’eventuale suggerimento da parte vostra. Però per iniziare va bene, vi confiderò più dettagli quando avrò più chiaro anch’io il panorama.